mercoledì 15 ottobre 2008

LA PAELLA VALENCIANA



..Sono anni che ci sto dietro...gia' ai tempi dell'universita' io ed una mia cara compagna di appartamento provammo a farla..ci avevamo messo dentro di tutto e di piu'..ne usci' squisita ma non la Paella originale...infatti ci buttammo dentro carne, pesce, verdure e la cucinammo in pentoloni da brodo...mescolando meticolosamente...alla fine ne uscì un risotto che piacque a tutti...ricordo che spendemmo una cifra folle dato che l'offrimmo ad una allegra e popolosa combriccola di studenti universitari affamati, per lo piu' maschi..e al mio attuale maritino...

Tra paella e sangria, quasi quasi ci conveniva andare in Spagna...

..infatti questo piatto per me è il simbolo della Spagna, la rappresenta come la pizza per l'Italia...in Spagna pero' è concepita come specialita' regionale valenciana pur essendo consumata in tutto il Paese..in effetti quella originale -di Valencia- è ben diversa da quella che offrono i numerosi ristoranti turistici e commerciali di tutta la Spagna..

La mangiai in Spagna e non era male ma ho apprezzato maggiormente svariate paellate che abbiamo avuto il piacere di gustare, nonchè di assaporare l'esecuzione sin dall'inizio, di un amico spagnolo conosciuto qui a Monaco...lui ha l'abitudine di cucinare per minimo 30 persone su teglie di un metro di diametro..o forse piu'...e dalla teglia sono voluta partire...sono riuscita ad accapparrarmi una paella (il nome del piatto deriva dal recipiente in cui viene cotta) originale spagnola, ma mi sono limitata ad una da 34 cm e 6 porzioni...eccola:

Non è una comune padella come puo' sembrare ma + piu' larga e poco profonda, di solito è in ferro e ha due impugnature opposte, quattro in quelle grandi per facilitarne il trasporto..infatti in Spagna si usa cuocerla su fornelli a gas, tipo quelli da campeggio...

Procurata la pa(d)ella ho cercato di procurarmi tutti gli ingredienti necessari per prapararla, ma ahimè ho dovuto ipirgare su carciofi in barattolo, in luogo di quelli freschi dato che qui in Germania sono difficili da trovare in questa stagione..in secondo luogo non ho trovato le taccole che ho sostituito con i fagiolini...


ma veniamo alla ricetta..avendo visto come il mio amico spagnolo Alberto la preparava, sono andata ad occhio nel riprodurla, ma ho pesato sommariamente gli ingredienti usati cosi' da darvi una sorta di ricetta...


Io ho usato 250 gr di riso (sarebbe meglio l'arroz ma in Italia non si trova ed allora meglio scegliere un riso dal chicco grosso) che ha riempito la mia paella da 6 persone, solo che...ce la siam fatti fuori quasi tutta a pranzo io ed il maritino, ne è avanzata giusto una piccola parte per la sera...per lui...io non la potevo piu' vedere!!



Paella valenciana

250 gri di riso,
7/8hg di carne mista tra pollo e coniglio tagliata a piccoli pezzi,
150 gr. di taccole,
4-5 carciofi tagliati a spicchi,
1 barattolo di fagioli bianchi di Spagna,
polpa di pomodoro,
2-3 spicchi d'aglio,
paprica dolce,
zafferano, sale q.b.,
olio.
(si dovrebbero aggiungere anche un pugno di interiora di pollo, che io ho omesso non apprezzandole particolarmente).



Tagliare a tocchetti la carne lasciando le ossa dove ci sono..(io ho preso delle sovracosce piccoline) e farle rosolare in padella con olio finche' non sono belle dorate...ci vorra' mezz'oretta ..fate attenzione agli schizzi...poi soffriggere assieme un paio (anche 3) spicchi di aglio sminuzzato.



Aggiungere poi le taccole tagliate a meta' trasversalmente, i carciofi puliti e tagliati a spicchi e un barattolo di fagioli bianchi di spagna scolati dal liquido di conservazione..aggiungere poi un paio di cucchiai di polpa di pomodoro e coprire tutto con acqua, salando con il sale grosso...dall'ebollizione far andare per 20/25 min a pentola sempre scoperta...poi versarci il riso tracciando una linea verticale lungo la paella e spargerlo, con un cucchiaio, un po' dappertutto.

Aggiungere un paio di cucchiaini di paprica dolce e dello zafferano (in Spagna si usa un colorante alimentare apposito per paella...tipo zafferano) e coprire ancora d'acqua che deve superare il riso di mezzo cm..far andare una ventina di minuti regolando il fuoco soprattutto verso la fine...ma senza piu' mescolare dal momento in cui versi il riso. Si attacca quasi sicuramente ma vi assicuro che quella crosticina sotto è deliziosa!

Quand'è pronta lascirla riposare coperta da un foglio di giornale (io ho usato dello scottex) per 5 minuti...se la paella è fatta correttamente non dovrebbe essere ne' troppo asciutta, ne' troppo brodosa...a mio avviso l'unica difficolta' di questo piatto è infatti sapersi regolare con l'acqua.


Che dirvi? Provatela..




Eccomi qui a fianco di Alberto...ho seguito tutta la preparazione di una mega paellata per 30 persone, forse piu'...